Dal 31 marzo 2025 è pienamente in vigore l’obbligo per le imprese di stipulare una polizza assicurativa contro eventi catastrofali naturali, come previsto dalla Legge di Bilancio 2024, dal relativo Decreto Attuativo n. 18 del 30/01/2025 e dal DL 39 del 31/3/25.
L’obbligo riguarda una vasta platea di soggetti imprenditoriali e si riferisce a eventi quali sismi, frane, alluvioni, inondazioni ed esondazioni. Vediamo chi è interessato, quali beni devono essere coperti e cosa occorre fare se non si è ancora in regola.
Chi è tenuto all’assicurazione
Sono soggette all’obbligo tutte le imprese, ad eccezione di quelle agricole, che:
- Hanno sede legale in Italia o una stabile organizzazione nel territorio nazionale;
- Sono iscritte al Registro delle Imprese (art. 2188 c.c.).
L’obbligo riguarda beni “a qualsiasi titolo impiegati per l’esercizio dell’attività d’impresa”, con esclusione di quelli già assistiti da analoga copertura assicurativa, anche se stipulata da soggetti diversi dall’imprenditore che impiega i beni: grava pertanto sull’utilizzatore dei beni stessi.
Quando scatta l’obbligo di adeguamento
In caso di polizze già in essere (intendendosi come tali quelle con attiva almeno una garanzia prevista nell’obbligo di legge, ovvero terremoto e/o alluvione e/o frana), l’obbligo di adeguamento decorrerà a partire dal primo rinnovo o quietanzamento utile.
Il DL 39-2025 ha specificato scadenze diverse in funzione della dimensione aziendale:
- Grandi imprese (oltre 250 dipendenti): 31 marzo 2025, con periodo transitorio fino al 30 giugno per consentire alle aziende prive di contratto di adeguarsi all’obbligo, mantenendo comunque l’accesso a eventuali incentivi o contributi.
- Medie imprese (da 50 a 250 dipendenti): 30 settembre 2025
- Micro e piccole imprese: 31 dicembre 2025
Quali beni devono essere assicurati
I beni soggetti a copertura obbligatoria sono le seguenti immobilizzazioni materiali:
- Terreni
- Fabbricati
- Impianti e macchinari
- Attrezzature industriali e commerciali
Le merci non sono incluse nell’obbligo.
Cosa succede a chi non si adegua
Anche se non sono previste sanzioni dirette per chi non ha ancora stipulato la polizza, il mancato adeguamento sarà un aspetto considerato un punto nell’assegnazione di contributi, sovvenzioni o agevolazioni di carattere finanziario a valere su risorse pubbliche, anche con riferimento a quelle previste in occasione di eventi calamitosi e catastrofali.
È quindi fortemente raccomandato regolarizzare la propria posizione assicurativa.
Cosa devono fare le imprese
- Verificare le coperture assicurative esistenti, in relazione a terremoto, alluvione, frana, inondazione e esondazione.
- Stipulare o integrare una polizza conforme alle disposizioni del decreto.
Conclusioni
L’assicurazione obbligatoria contro eventi catastrofali rappresenta oggi uno strumento imprescindibile di gestione del rischio aziendale. Adeguarsi alla normativa non significa solo rispettare un obbligo, ma proteggere il proprio patrimonio e rendersi idonei a partecipare a bandi per finanziamenti pubblici e a ricevere sostegni pubblici in caso di calamità.
EPA DELTA supporta le aziende nella verifica delle coperture, nella consulenza tecnica e nella corretta integrazione dell’obbligo assicurativo all’interno dei processi di gestione del rischio.